La raccolta delle olive è un vero e proprio evento per gli abitanti della Liguria, ma non solo, che vivono questo periodo dell’anno come un’appagante fatica.
Caratteristica importante per avere un olio di elevata qualità, è il metodo di raccolta delle olive utilizzato.
Le principali tecniche di raccolta sono:
la brucatura consiste nel raccogliere le olive a mano direttamente dai rami ed è ideale per le piante basse.
Ha il grande vantaggio di non danneggiare le olive ed è indicata per produrre oli di massima qualità in quanto tutti i frutti sono selezionati a mano singolarmente.
Un metodo molto oneroso ma che preserva al meglio l’integrità del frutto.
la bacchiatura consiste nello scuotimento dei rami con delle pertiche (trappe in ligure) per provocare la caduta del frutto su apposite reti.
È questa una pratica assai diffusa negli oliveti che presentano una dimensione degli alberi tale da rendere impossibile la raccolta a mano.
E’ un metodo veloce e comodo, però nelle piante più fragili può provocare delle lesioni.
la pettinatura nella quale si “pettinano” i rami con dei rastrelli, determinando la caduta dei frutti maturi su appositi teli.
L’unica controindicazione è il possibile danneggiamento del frutto.
la raccattatura o cascola naturale è la raccolta delle olive cadute spontaneamente dopo aver raggiunto un elevato grado di maturazione.
Gli oli prodotti da olive raccolte con la raccattatura del frutto sono generalmente di scarsa qualità e non adatti al consumo alimentare.
la scrollatura, non praticata in Liguria per evidenti motivi morfologici, è un metodo meccanico nel quale le olive sono raccolte grazie a dei bracci meccanici che avvolgono il tronco, o i rami dell’albero.
Questi bracci percuotono l’ulivo in modo blando e contenuto per favorire la caduta dei frutti.
La raccolta meccanica è un metodo con strumenti che imitano quelli della bacchiatura manuale: fa risparmiare molto tempo, ma può danneggiare piante e frutti.
